Le radici italiane del signor Krak

di Thomas Tsalapatis - Traduzione di Viviana Sebastio

Le radici italiane del signor Krak

Ben pochi lo sanno, ma il signor Krak ha origini italiane. La prima poesia della raccolta, o piuttosto l’idea che pochi anni dopo finì per diventare una delle poesie di L’Alba è un massacro signor Krak, fu scritta a Siena nel 2006.

Mi trovavo in Italia per il programma Erasmus e da qualche parte, in Piazza del Campo, in mezzo alla folla, avvertii la presenza interiore di un signore. Sia io che lui ne fummo stupiti. Non si presentò neanche, non ebbi modo, quindi, di sapere il suo nome, ma sbrigativo mi confidò la storia di quando aveva trovato nel suo frigorifero la testa di un Maori e di come finì per rimpicciolirsi quanto una ruga. 

Trascrissi l’idea. Dopo qualche mese il quaderno tornò insieme a me ad Atene, lasciando quella storia dormiente. Anni dopo, il testo incontrò altri testi e, attraverso vari incroci, il nome di quel signore si svelò: si trattava del signor Krak.

 

Ancora oggi, quando ascolto le poesie della raccolta in italiano, mi sembra di tornare indietro a quei momenti trascorsi in Piazza del Campo, e sento che un frammento di allora dimora e vibra ancora da qualche parte dentro di me, accordato in lingua italiana. E con me si chiede come mai si sia trovato lì, come mai entrambi ci siamo trovati lì ad aprire di continuo frigoriferi e a rimpicciolirci di continuo come rughe.